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Intervista

Io credo nelle rose. Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie. Io credo nei baci, molti baci. Io credo nel diventare forte quando tutto sembra andare storto. Io credo che le ragazze felici siano le ragazze più belle. Io credo che domani sarà un altro giorno, ed io credo nei miracoli (A. Hepburn)

 

Quando si ha voglia di cambiamento e di energia positiva, vedi sbocciare una primavera intorno a te e tutto cospira a renderti la vita migliore, una vita a colori. Perché siamo un po’ come uno specchio, la vita ci sorride se le sorridiamo.  Certamente di questi tempi non è semplice, non è semplice fidarsi della vita stessa perché il nostro mondo contemporaneo non incoraggia molto tra crisi economica  e crisi di valori. Allora è bello ed entusiasmante trovarsi intorno ad un tavolo a fabbricare idee, a fabbricare un fiore… E…ci sono persone che hanno sicuramente una marcia in più, un quid in più, un coraggio in più, e se queste persone sono donne, sono ancora più da elogiare, da apprezzare, da vivere. Perché una donna si deve vivere fino in fondo, scoprire fino in fondo. “ Non si deve combattere la notte, tanto il giorno arriverà”, questo è il motto di  Volha Mironchik,  una donna di origine russa con una vita avventurosa alle spalle, una donna che oggi guarda al futuro con positività e con uno sguardo nuovo. Volha, per gli amici Olga, arriva a ventidue anni in Italia, in  Calabria, con un’ amica ma si accorge che la terra calabrese non è proprio tutta questa terra promessa. E quindi, dopo essersi separata dal marito, con due figlie che sono la luce dei suoi occhi, arriva poi a Milano. Qui la vita le apre scenari diversi, oggi è ben contenta di lavorare nel campo della ristorazione dopo molteplici esperienze di lavoro. Sì, perchè Volha si è adattata a fare di tutto, essendo una donna versatile, comunicativa, volitiva. La si potrebbe definire una dolce guerriera. Il suo è un racconto di vita che potrebbe rientrare tranquillamente in una o più pagine di un romanzo dei nostri tempi, sia per gli insegnamenti che elargisce, sia per gli stimoli che offre,  sia per come  possa essere di aiuto alle altre donne. Volha intanto ammette di sentirsi italiana più che russa proprio perché ama la cultura e la leggerezza del popolo italiano. Ha origini bielorusse e oggi vive a Magenta in provincia di Milano con le figlie Giulia e Giorgia e un nuovo compagno che la incoraggia nel suo nuovo percorso di lavoro e di vita. Ma Volha ne ha dovuto superare di prove  prima di acquistare quella fiducia e serenità in più! Ma il più delle volte la vita agisce al posto nostro se ci si abbandona con responsabilità e fiducia.  Ed è stato proprio il periodo del lockdown che ha visto tutti tappati in casa a riflettere sulla vita e su se stessi, è stato proprio questo un periodo prolifico, un periodo che ha sfornato tanta creatività e maggiore consapevolezza. Ed è così che Volha, pur lavorando nel campo della ristorazione, ha capito che voleva fare dell’ altro, puntando ad esprimersi anche dal punto di vista creativo. Intanto oltre ad essere una donna che si è fatta da sé, ha avuto sempre a cuore la sorte delle altre donne tant’ è che oggi fa parte di un’ associazione che aiuta altre donne straniere con disagi psichici. Ma ammette anche che la creatività salva e cerca sempre di inoltrare questo messaggio alle donne. Volha ha sentito dentro di sé di voler ricamare la propria vita perché è così, quando sboccia un fiore, quando senti quell’ aria di miglioramento e freschezza che viene a circondarti di positività e colori  in più. E sono davvero sbocciati dei fiori nella sua creatività perché oggi è riuscita a creare composizioni artificiali con fiori in gomma eva e fommy, composizioni che sono anche delle lampade, bomboniere con luci e led. Ma Volha riveste tutto di fiori perché fondamentalmente  vuole rivestire la sua vita di fiori. Dai vassoi ai calici alle stelle di Natale, la nostra creativa ha tante idee che le frullano in testa. Ma gioviale e combattiva qual è, una donna che non si è mai arresa, farà molta strada, una strada sicuramente disseminata di bellezza, ottimismo e…fiori. La sua massima ambizione è quella di voler portare un po’ di luce a tutti, soprattutto alle donne. Donne fragili, forti, ma pur sempre libere. E attraverso le sue creazioni, quel tocco di luce e libertà in più ci sarà sempre.

Raccontati tra esperienze di vita, passioni, lavoro…

Sono arrivata in Italia,  in  Calabria, all’ età di ventidue anni insieme ad una mia amica, sarei dovuta starvi per qualche mese poi ci sono rimasta per più di un anno; ho sposato un calabrese ma non è andata bene, mi sono separata, con due figlie…Poi sono arrivata a Milano e qualcosa è cambiato. Ho lavorato  in un’ agenzia di viaggi come in un’ agenzia immobiliare, ho lavorato anche per studenti russi per sbrigare pratiche burocratiche, ho conseguito un diploma di receptionist, insomma mi sono data da fare fino ad arrivare al campo della ristorazione dove tuttora lavoro.

Come nasce invece la tua passione per le composizioni floreali artificiali?

Paradossalmente devo ringraziare il periodo del lockdown che mi ha dato la possibilità di riflettere e guardarmi dentro…questo perché ho capito che avrei voluto fare dell’altro,  scoprendo così delle mie vecchie passioni…Ho iniziato a confrontarmi nel web, a conoscere altre donne creative come una conoscente russa che realizzava delle lampade…  E così ho voluto provarci anche con l’ aiuto di tutorial e ho cominciato a rivestire i miei lampadari. E da qui è nato VG illumina, anche dal nome delle mie figlie, Giulia e Giorgia. Un progetto fresco che punta ad abbellire ambienti di casa come locali alla moda.

Che cosa crei esattamente?

Lampadari, lampade con luci a led, bomboniere…rivesto con composizioni floreali anche vassoi,  calici e borse…

Il materiale utilizzato?

La gomma eva e il fommy, a seconda di quello che devo realizzare; poi occorre un forno industriale, riscaldo il materiale, lo piego…Le persone che mi commissionano le composizioni floreali,  intanto scelgono i loro fiori preferiti.

Che cos’ è un fiore per te?

Il fiore è un simbolo di femminilità. I fiori come le donne sono tutti belli, ogni stagione ha il suo fiore.

Altre passioni di vita?

Mi piace passeggiare sui Navigli,  praticare arte marziale…

Come ti definiresti come donna e come creativa?

Combattiva, diretta, affabile, sicuramente positiva.

Che cosa ti fa star bene e che cosa ti rattrista?

Mi fa star bene l’ armonia, notare l’armonia in ogni cosa, l’ equilibrio con me stessa e con gli altri, mi  rattrista tanto quando trattano male i bambini e gli anziani.

Che cos’è per te la creatività?

La creatività dovrebbe esserci un po’ dappertutto, e  penso che ognuno di noi  abbia un potenziale creativo, bisogna soltanto tirar fuori la creatività. Le donne in genere sono abbastanza creative e devono fare di tutto per esserlo perché la creatività salva e ti dà tanto in termini di emozioni e gratificazioni.

Prossimi progetti?

Una stella di Natale che si illumina, magari in testa- sorride-, coroncine di Natale, altre composizioni floreali…ho realizzato una rosa gigante di un metro e venti. Un mio sogno è quello di aprire un laboratorio per poter creare liberamente e  per  vedere più da vicino ciò che si crea…

Un tuo motto di vita?

Non combattere l’ oscurità, porta la luce e l’ oscurità scomparirà.